Cronaca
Sparò per errore a un pastore: condannato a 30 anni un imprenditore salentino
Un 41enne di Porto Cesareo in carcere con l'accusa di omicidio volontario
Puglia - mercoledì 20 aprile 2022
14.40
Un imprenditore 41enne di Porto Cesareo è stato condannato a 30 anni di reclusione con l'accusa di omicidio volontario ai danni di un pastore 23enne sparato il 2 aprile 2014.
I giudici della Corte d'Assise di Lecce hanno espresso la loro condanna: secondo quanto ricostruito dalle indagini, l'imprenditore agricolo si stava esercitando con la pistola sparando a un vecchio frigorifero nella sua impresa agricola, quando uno dei proiettili colpì e uccise il ragazzo di origini albanesi mentre stava accudendo il gregge.
In base a ciò che è emerso, il pastore si sarebbe voltato al momento del primo colpo e sarebbe stato poi colpito dal secondo proiettile, quello fatale. I giudici hanno anche disposto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, l'interdizione legale e il risarcimento del danno in favore dei familiari della vittima che si sono costituiti parti civili.
La sentenza è stata accolta tra le lacrime dai familiari della vittima presenti nell'aula bunker.
I giudici della Corte d'Assise di Lecce hanno espresso la loro condanna: secondo quanto ricostruito dalle indagini, l'imprenditore agricolo si stava esercitando con la pistola sparando a un vecchio frigorifero nella sua impresa agricola, quando uno dei proiettili colpì e uccise il ragazzo di origini albanesi mentre stava accudendo il gregge.
In base a ciò che è emerso, il pastore si sarebbe voltato al momento del primo colpo e sarebbe stato poi colpito dal secondo proiettile, quello fatale. I giudici hanno anche disposto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, l'interdizione legale e il risarcimento del danno in favore dei familiari della vittima che si sono costituiti parti civili.
La sentenza è stata accolta tra le lacrime dai familiari della vittima presenti nell'aula bunker.