Cronaca
Tabaccheria presa di mira dai rapinatori, a San Severo preso un 21enne
Il titolare si era detto esasperato: sei rapine negli ultimi 4 anni
Puglia - venerdì 11 febbraio 2022
13.06
Nella giornata del 7 febbraio 2022 i militari del Norm Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di San Severo hanno proceduto ad un fermo di iniziativa di indiziato di delitto nei confronti di un cittadino di 21 anni di San Severo, in relazione a gravi e circostanziati indizi di colpevolezza che lo vedono presunto responsabile della rapina perpetrata alla tabaccheria "Giancola" avvenuta la sera del 4 febbraio 2022 in Via Tiberio Solis di San Severo.
La storia della Tabaccheria "Giancola" ha origini antiche, a gestione familiare sin dal 1907, storica e conosciutissima dai cittadini di San Severo, in virtù anche della posizione su una delle vie principali della cittadina dell'Alto Tavoliere. In particolare, negli ultimi 4 anni, la Tabaccheria ha subito ben 7 rapine, 3 negli ultimi 8 mesi. Sorprendente la rapidità dell'ultima azione criminosa consumata: il rapinatore ha impiegato solo 15 secondi tra l'ingresso e la fuga con la refurtiva, circa 1700 euro. Non da meno la spregiudicatezza dell'azione, avvenuta alle 18.00, in una via trafficata e con clienti al bancone. Nell'occasione della rapina del 4 febbraio scorso la vittima ha manifestato il suo comprensibile sconforto anche agli organi d'informazione.
Immediata la reazione dei Carabinieri della Compagnia di San Severo i quali si sono subito attivati la sera stessa della rapina, riuscendo poche ore dopo ad individuare il presunto responsabile, recandosi nelle sue ultime tre residenze per la ricerca, senza però riuscire a reperirlo. In particolare, rastrellando la zona limitrofa alla tabaccheria si è avuto modo di ritrovare il telefonino della vittima e alcuni vestiti, utilizzati poco prima di cambiarsi e commettere il reato.
Grazie all'immediata analisi dei sistemi di videosorveglianza si è riusciti a tracciare il percorso ed ipotizzare la dinamica: il soggetto è arrivato in prossimità della tabaccheria vestito con abiti scuri, si è cambiato indossando un pantalone nero, felpa camouflage e scarpe bianche dimenticando il telefonino nei precedenti vestiti abbandonati in una via limitrofa, e poi ha commesso il fatto, per poi scappare subito dopo con la refurtiva. Grazie alla visione delle telecamere presenti, la descrizione del fatto da parte della vittima ed al telefonino rinvenuto, i militari dell'Arma hanno orientato le prime immediate ricerche presso le varie residenze del sospettato il cui esito è stato infruttuoso, riuscendo ad apprendere che verosimilmente lo stesso fosse di fatto un senza fissa dimora.
Per scongiurare il pericolo di fuga del soggetto, è stato predisposto un massiccio dispiego di forze in campo, con vigilanze insistenti presso la stazione ferroviaria e fermate dell'autobus, nonché appiattamenti presso le varie ipotetiche abitazioni fino alla mattinata del 7 febbraio 2022, allorquando, scoprendo un ulteriore luogo di possibile dimora del fuggitivo, in un casolare nei pressi del centro cittadino, i Carabinieri hanno fatto irruzione, trovando un soggetto, la cui fisionomia era compatibile con la persona vista nei filmati delle telecamere di videosorveglianza. Inoltre, nella sua disponibilità, nascosti in una busta in plastica i militari hanno rinvenuto i vestiti risultati compatibili con quelli utilizzati per la rapina nonché due biglietti ferroviari nominativi con destinazione nord Italia. In particolare, uno dei due biglietti riportava quale data di partenza la sera precedente. È verosimile che il fermato abbia desistito dal partire nell'immediatezza a causa della massiccia presenza delle forze dell'ordine nei pressi della Stazione ferroviaria. Il secondo biglietto, invece, era datato 7 febbraio, giornata in cui è stato eseguito il fermo, circostanza inequivocabile dell'intenzione del soggetto di far perdere le proprie tracce. Tali precise evidenze investigative inducevano i militari a procedere d'urgenza ad un fermo di indiziato di delitto, traducendo il fermato presso la casa circondariale di Lucera. Il provvedimento di fermo veniva convalidato dall'Autorità Giudiziaria ieri 10 febbraio e l'indagato veniva contestualmente sottoposto all'obbligo di presentazione alla pg.
Va precisato che la posizione della persona fermata è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria e che la stessa, sebbene sia stata attinta da gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati per i quali si procede, non può essere considerata colpevole sino alla condanna definitiva.
La storia della Tabaccheria "Giancola" ha origini antiche, a gestione familiare sin dal 1907, storica e conosciutissima dai cittadini di San Severo, in virtù anche della posizione su una delle vie principali della cittadina dell'Alto Tavoliere. In particolare, negli ultimi 4 anni, la Tabaccheria ha subito ben 7 rapine, 3 negli ultimi 8 mesi. Sorprendente la rapidità dell'ultima azione criminosa consumata: il rapinatore ha impiegato solo 15 secondi tra l'ingresso e la fuga con la refurtiva, circa 1700 euro. Non da meno la spregiudicatezza dell'azione, avvenuta alle 18.00, in una via trafficata e con clienti al bancone. Nell'occasione della rapina del 4 febbraio scorso la vittima ha manifestato il suo comprensibile sconforto anche agli organi d'informazione.
Immediata la reazione dei Carabinieri della Compagnia di San Severo i quali si sono subito attivati la sera stessa della rapina, riuscendo poche ore dopo ad individuare il presunto responsabile, recandosi nelle sue ultime tre residenze per la ricerca, senza però riuscire a reperirlo. In particolare, rastrellando la zona limitrofa alla tabaccheria si è avuto modo di ritrovare il telefonino della vittima e alcuni vestiti, utilizzati poco prima di cambiarsi e commettere il reato.
Grazie all'immediata analisi dei sistemi di videosorveglianza si è riusciti a tracciare il percorso ed ipotizzare la dinamica: il soggetto è arrivato in prossimità della tabaccheria vestito con abiti scuri, si è cambiato indossando un pantalone nero, felpa camouflage e scarpe bianche dimenticando il telefonino nei precedenti vestiti abbandonati in una via limitrofa, e poi ha commesso il fatto, per poi scappare subito dopo con la refurtiva. Grazie alla visione delle telecamere presenti, la descrizione del fatto da parte della vittima ed al telefonino rinvenuto, i militari dell'Arma hanno orientato le prime immediate ricerche presso le varie residenze del sospettato il cui esito è stato infruttuoso, riuscendo ad apprendere che verosimilmente lo stesso fosse di fatto un senza fissa dimora.
Per scongiurare il pericolo di fuga del soggetto, è stato predisposto un massiccio dispiego di forze in campo, con vigilanze insistenti presso la stazione ferroviaria e fermate dell'autobus, nonché appiattamenti presso le varie ipotetiche abitazioni fino alla mattinata del 7 febbraio 2022, allorquando, scoprendo un ulteriore luogo di possibile dimora del fuggitivo, in un casolare nei pressi del centro cittadino, i Carabinieri hanno fatto irruzione, trovando un soggetto, la cui fisionomia era compatibile con la persona vista nei filmati delle telecamere di videosorveglianza. Inoltre, nella sua disponibilità, nascosti in una busta in plastica i militari hanno rinvenuto i vestiti risultati compatibili con quelli utilizzati per la rapina nonché due biglietti ferroviari nominativi con destinazione nord Italia. In particolare, uno dei due biglietti riportava quale data di partenza la sera precedente. È verosimile che il fermato abbia desistito dal partire nell'immediatezza a causa della massiccia presenza delle forze dell'ordine nei pressi della Stazione ferroviaria. Il secondo biglietto, invece, era datato 7 febbraio, giornata in cui è stato eseguito il fermo, circostanza inequivocabile dell'intenzione del soggetto di far perdere le proprie tracce. Tali precise evidenze investigative inducevano i militari a procedere d'urgenza ad un fermo di indiziato di delitto, traducendo il fermato presso la casa circondariale di Lucera. Il provvedimento di fermo veniva convalidato dall'Autorità Giudiziaria ieri 10 febbraio e l'indagato veniva contestualmente sottoposto all'obbligo di presentazione alla pg.
Va precisato che la posizione della persona fermata è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria e che la stessa, sebbene sia stata attinta da gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati per i quali si procede, non può essere considerata colpevole sino alla condanna definitiva.