Cronaca
Trani, la Polizia di Stato arresta un 50enne per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione
L'uomo gestiva una casa di appuntamenti in cui si faceva pagare prestazioni sessuali
Puglia - mercoledì 6 novembre 2024
15.01
Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 50enne del posto che gestiva una casa di appuntamenti, sequestrando, inoltre, l'immobile ove avveniva l'attività di prostituzione.
L'uomo, infatti, avendo in locazione due unità abitative nel centro storico della Città della Pietra, ha favorito e sfruttato la prostituzione di una donna e di un transessuale, facendosi pagare la somma di € 50,00 al giorno oltre a ricevere, a sua volta, prestazioni sessuali.
Dopo un'articolata attività diretta dalla Procura di Trani, l'uomo è stato arrestato dal personale della Squadra Investigativa ed Amministrativa del Commissariato di Trani, sequestrando, inoltre, l'immobile ove avvenivano gli incontri, in esecuzione, sia dell'ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, sia del decreto di sequestro preventivo-impeditivo emessi entrambi dall'Autorità Giudiziaria.
L'operazione svolta ha preso piede da una segnalazione, giunta sul portale del "COMMISSARIATO DI PS ON LINE", che indicava l'attività di meretricio svolta all'interno della palazzina.
Partendo dalle informazioni pubblicizzate mediante inserzioni su un sito di incontri on line, l'attività info-investigativa, delegata e coordinata dalla Procura di Trani, ha permesso di individuare l'immobile ove gli incontri avvenivano effettuando, al contempo, numerosi sopralluoghi e appostamenti.
Sulla scorta degli elementi di prova raccolti, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Trani ha richiesto al Gip del locale Tribunale l'emissione di un'ordinanza cautelare per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, poi eseguita dai poliziotti di Via Sant'Annibale.
L'uomo, originario del posto e conosciuto agli archivi di polizia per diversi reati contro la persona ed il patrimonio, è stato rintracciato presso la propria abitazione e condotto presso la Casa Circondariale di Trani.
Va precisato che la posizione dell'indagato è al vaglio dell'A.G. e che lo stesso non può considerarsi colpevole sino ad una eventuale sentenza definitiva di condanna.
L'uomo, infatti, avendo in locazione due unità abitative nel centro storico della Città della Pietra, ha favorito e sfruttato la prostituzione di una donna e di un transessuale, facendosi pagare la somma di € 50,00 al giorno oltre a ricevere, a sua volta, prestazioni sessuali.
Dopo un'articolata attività diretta dalla Procura di Trani, l'uomo è stato arrestato dal personale della Squadra Investigativa ed Amministrativa del Commissariato di Trani, sequestrando, inoltre, l'immobile ove avvenivano gli incontri, in esecuzione, sia dell'ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, sia del decreto di sequestro preventivo-impeditivo emessi entrambi dall'Autorità Giudiziaria.
L'operazione svolta ha preso piede da una segnalazione, giunta sul portale del "COMMISSARIATO DI PS ON LINE", che indicava l'attività di meretricio svolta all'interno della palazzina.
Partendo dalle informazioni pubblicizzate mediante inserzioni su un sito di incontri on line, l'attività info-investigativa, delegata e coordinata dalla Procura di Trani, ha permesso di individuare l'immobile ove gli incontri avvenivano effettuando, al contempo, numerosi sopralluoghi e appostamenti.
Sulla scorta degli elementi di prova raccolti, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Trani ha richiesto al Gip del locale Tribunale l'emissione di un'ordinanza cautelare per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, poi eseguita dai poliziotti di Via Sant'Annibale.
L'uomo, originario del posto e conosciuto agli archivi di polizia per diversi reati contro la persona ed il patrimonio, è stato rintracciato presso la propria abitazione e condotto presso la Casa Circondariale di Trani.
Va precisato che la posizione dell'indagato è al vaglio dell'A.G. e che lo stesso non può considerarsi colpevole sino ad una eventuale sentenza definitiva di condanna.