Attualità
Trapianti record nel 2024 al Policlinico di Bari
Superati i 220 interventi complessivi. È il primo centro per trapianti di cuore in Italia
Puglia - venerdì 10 gennaio 2025
11.03
Il Policlinico di Bari è stato il primo Centro per numero di trapianti di cuore in Italia nel 2024 con 73 trapianti effettuati, complessivamente lo stesso numero della Lombardia che opera su più centri e ha oltre il doppio della popolazione pugliese. Oltre a questo record nazionale, l'attività trapiantologica pugliese ha fatto registrare complessivamente un anno straordinario chiudendo a 222 trapianti d'organo effettuati negli ultimi 12 mesi, rispetto ai 204 effettuati nel 2023.
In dettaglio oltre ai trapianti di cuore effettuati dall'equipe del prof. Bottio, che sono passati da 61 a 73 nell'ultimo anno, i trapianti di rene eseguiti dall'equipe del prof. Pasquale Ditonno sono stati 88, di cui 62 trapianti di rene singolo, 4 di rene doppio, 20 trapianti di rene da vivente e c'è stato un doppio trapianto di rene e fegato. Mente 59 sono stati i trapianti di fegato eseguiti dall'equipe diretta dal prof. Francesco Tandoi nel 2024, rispetto ai 54 del 2023.
In particolare il 75% dei cuori trapiantati è stato prelevato fuori dalla Puglia: il 10% fuori dall'Italia da donatori in Svizzera, Malta, Inghilterra, Francia e Grecia e il 65% da donatori di altre regioni. Sono stati 18 i pazienti in lista d'attesa trapiantati a Bari: 5 della Lombardia, 4 della Campania, 3 della Basilicata, 2 dalla Sicilia, 2 dalla Calabria, uno da Abbruzzo e Molise.
I dati sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa al Policlinico di Bari alla quale sono intervenuti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; l'assessore alla sanità, Raffaele Piemontese; il rettore dell'Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini; il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce; il direttore del Centro nazionale trapianti, Giuseppe Feltrin; il coordinatore del Centro Regionale Trapianti Loreto Gesualdo; il direttore del dipartimento Promozione della salute della Regione Puglia, Vito Montanaro.
"In Puglia, in materia sanitaria, succedono cose straordinarie, ma noi le abbiamo fatte diventare ordinarie. - ha affermato il presidente Emiliano - Non in tutta Italia accade che una struttura di eccellenza, come quella per i trapianti di cuore o per altri organi, diventi in poco tempo la numero uno in Italia. La Puglia conquista quotidianamente obiettivi importanti e qui si è creata la giusta sinergia sostenuta soprattutto dai cittadini italiani. Per questo ringrazio tutte le persone che rinnovano la carta d'identità e offrono la loro disponibilità alla donazione; ringrazio le famiglie che hanno dato il consenso per chi invece non lo aveva dato in vita; e ringrazio il sistema di uomini e donne della rete trapiantologica pugliese che ha conquistato questo importantissimo risultato, in particolare il professor Bottio, l'allenatore e il giocatore più importante, che da solo non avrebbe potuto realizzare tutto quello che invece il Policlinico di Bari gli ha consentito di fare. Siamo in una struttura nuova di zecca, l'Asclepios III. Questa struttura è già in parte funzionante, anche con tutte le attrezzature che erano nell'ospedale anti-covid della Fiera del Levante. Ringrazio le direzioni strategiche di questo ospedale e l'Università di Bari. Questo - ha concluso Emiliano - è un esempio positivo della collaborazione tra le università pugliesi, la Regione Puglia e l'Azienda ospedaliera Policlinico di Bari".
"Siamo felici di questo risultato straordinario e come Regione continueremo a sostenere l'investimento del Policlinico di Bari in questa attività di alta complessità in grado di dare nuove opportunità di vita ai pazienti, ormai non più solo pugliesi, che si mettono in lista di attesa qui per un trapianto. Abbiamo per questo riconosciuto al Policlinico di Bari i fondi per rafforzare le unità operative convolte nelle attività di trapianto, destinando un ulteriore budget per assunzioni nel 2025 di circa 10 milioni. E abbiamo l'obiettivo di far crescere tutta la rete regionale, con i centri di Foggia, dove a fine anno è ripresa l'attività di trapianto di rene, e di Lecce", spiega l'assessore regionale alla salute, Raffaele Piemontese.
In dettaglio oltre ai trapianti di cuore effettuati dall'equipe del prof. Bottio, che sono passati da 61 a 73 nell'ultimo anno, i trapianti di rene eseguiti dall'equipe del prof. Pasquale Ditonno sono stati 88, di cui 62 trapianti di rene singolo, 4 di rene doppio, 20 trapianti di rene da vivente e c'è stato un doppio trapianto di rene e fegato. Mente 59 sono stati i trapianti di fegato eseguiti dall'equipe diretta dal prof. Francesco Tandoi nel 2024, rispetto ai 54 del 2023.
In particolare il 75% dei cuori trapiantati è stato prelevato fuori dalla Puglia: il 10% fuori dall'Italia da donatori in Svizzera, Malta, Inghilterra, Francia e Grecia e il 65% da donatori di altre regioni. Sono stati 18 i pazienti in lista d'attesa trapiantati a Bari: 5 della Lombardia, 4 della Campania, 3 della Basilicata, 2 dalla Sicilia, 2 dalla Calabria, uno da Abbruzzo e Molise.
I dati sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa al Policlinico di Bari alla quale sono intervenuti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; l'assessore alla sanità, Raffaele Piemontese; il rettore dell'Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini; il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce; il direttore del Centro nazionale trapianti, Giuseppe Feltrin; il coordinatore del Centro Regionale Trapianti Loreto Gesualdo; il direttore del dipartimento Promozione della salute della Regione Puglia, Vito Montanaro.
"In Puglia, in materia sanitaria, succedono cose straordinarie, ma noi le abbiamo fatte diventare ordinarie. - ha affermato il presidente Emiliano - Non in tutta Italia accade che una struttura di eccellenza, come quella per i trapianti di cuore o per altri organi, diventi in poco tempo la numero uno in Italia. La Puglia conquista quotidianamente obiettivi importanti e qui si è creata la giusta sinergia sostenuta soprattutto dai cittadini italiani. Per questo ringrazio tutte le persone che rinnovano la carta d'identità e offrono la loro disponibilità alla donazione; ringrazio le famiglie che hanno dato il consenso per chi invece non lo aveva dato in vita; e ringrazio il sistema di uomini e donne della rete trapiantologica pugliese che ha conquistato questo importantissimo risultato, in particolare il professor Bottio, l'allenatore e il giocatore più importante, che da solo non avrebbe potuto realizzare tutto quello che invece il Policlinico di Bari gli ha consentito di fare. Siamo in una struttura nuova di zecca, l'Asclepios III. Questa struttura è già in parte funzionante, anche con tutte le attrezzature che erano nell'ospedale anti-covid della Fiera del Levante. Ringrazio le direzioni strategiche di questo ospedale e l'Università di Bari. Questo - ha concluso Emiliano - è un esempio positivo della collaborazione tra le università pugliesi, la Regione Puglia e l'Azienda ospedaliera Policlinico di Bari".
"Siamo felici di questo risultato straordinario e come Regione continueremo a sostenere l'investimento del Policlinico di Bari in questa attività di alta complessità in grado di dare nuove opportunità di vita ai pazienti, ormai non più solo pugliesi, che si mettono in lista di attesa qui per un trapianto. Abbiamo per questo riconosciuto al Policlinico di Bari i fondi per rafforzare le unità operative convolte nelle attività di trapianto, destinando un ulteriore budget per assunzioni nel 2025 di circa 10 milioni. E abbiamo l'obiettivo di far crescere tutta la rete regionale, con i centri di Foggia, dove a fine anno è ripresa l'attività di trapianto di rene, e di Lecce", spiega l'assessore regionale alla salute, Raffaele Piemontese.