Eventi e cultura
Tutti i premi del Giullare a Trani, il festival dove vince la Vita. E stasera tornano Luca Trapanese e la piccola Alba
Nuovo appuntamento alla Locanda del Giullare, in una piazza Mazzini diventata la piazza della Gioia
Puglia - mercoledì 27 luglio 2022
18.49
Il festival del Giullare è un festival dei Miracoli. Quello in cui su un palcoscenico una fanciulla impossibilitata a muoversi se non su di una sedia a rotelle o carponi, con movimenti lenti, stentati, gli arti guidati da una forza che non è la propria, tira fuori un vigore ancora più potente e diventa una prima ballerina dotata di grazia e armonia, capace di emozionare come e più di un etoile.
Il festival del Giullare è il festival dello Stupore, nel quale sulle travi ogni attore e attrice, ognuno con la propria specialità , è la goccia di un oceano che fluttua unico, che crea onde sulle quali e tra le quali a naufragare è solo la torre, un tempo inespugnabile, delle errate convinzioni di una società e di una civiltà malata che ha creduto che i pazzi e i malati sono quelli che individuiamo con i nostri presunti e arroganti occhi sani .
Il festival del Giullare è il festival delle Scoperte, nelle quali quel che era considerata una condanna all'isolamento e alla solitudine si rivela una capacità di comunicazione fuori dall'ordinario, fatta di mimica, di danza, di espressività intensa, capace di dire e di essere su un palcoscenico come sui social, per arrivare a tutti e sempre più oltre, senza limiti di lingua, appartenenze, etnie, attraverso il solo veicolo dell'emozione che l'arte più pura e autentica sa dare.
Il Giullare è il festival della Vita vera, nella quale non ci dovrebbero essere ghetti e spazi riservati a chi può e altri a chi non può: il palcoscenico che prova quanto l'arte sia capace di produrre una bellezza unica, pura, nel quale ognuno riveste un ruolo ed è indispensabile a un'armonia che risuona di una completezza capace di riempire l'anima di chiunque vi assista, che trova spazi in sè che erano ancora da riempire.
Il Giullare è il festival delle Paure, quelle che paralizzano, che vengono affrontate e infine vinte, che dimostra che le insegne che delimitano i luoghi dei cosiddetti pazzi, dei folli, dei malati, sono etichette fissate col fuoco dall'esterno, da una società che si è sempre sentita nel potere di giudicare, sana, abile e superiore.
Il Giullare è il Festival della Meraviglia, in cui la musica insegnata da un nonno al suo nipotino diventa una luce fatta di colori che oltrepassano i prismi di qualunque arcobaleno.
Il Giullare è il festival delle battaglie che si combattono e si vincono con il coraggio, la tenacia l'Amore: e stasera arriva colei che due mesi fa diventata un po' la mascotte della Locanda del Giullare -altro miracolo nato dal Festival che in pochi mesi ha riempito di gioia, luci, arte una piazza tranese spenta da ormai troppo tempo- incantata da quel piccolo e colorato palco su cui i versatili artisti- chef- camerieri si alternavano nelle loro divertenti esibizioni , ansiosa di poter cantare anche lei a quel microfono: la piccola Alba, che non era di nessuna famiglia perchè solo una l'aspettava: quella del suo solo e unico papà, Luca Trapanese, principe azzurro per una principessa in una storia vera che è più bella di qualunque favola. Il Giullare è il festival dell'Impegno: perché creare solidarietà senza farla diventare pietismo ma, anzi, trasformandola in un mondo nuovo, fatto di arte nuova, bellezza nuova, gioia nuova, non è cosa affatto facile : ma qui a Trani , da quel centro Jobel che è uno dei cuori più preziosi della città, c'è da tanti anni ormai, solido e bello come una nuova cattedrale, un manipolo di persone che con follia e Amore inventa strade sempre nuove per la Felicità.
CONTINUA A LEGGERE SU TRANIVIVA.
Il festival del Giullare è il festival dello Stupore, nel quale sulle travi ogni attore e attrice, ognuno con la propria specialità , è la goccia di un oceano che fluttua unico, che crea onde sulle quali e tra le quali a naufragare è solo la torre, un tempo inespugnabile, delle errate convinzioni di una società e di una civiltà malata che ha creduto che i pazzi e i malati sono quelli che individuiamo con i nostri presunti e arroganti occhi sani .
Il festival del Giullare è il festival delle Scoperte, nelle quali quel che era considerata una condanna all'isolamento e alla solitudine si rivela una capacità di comunicazione fuori dall'ordinario, fatta di mimica, di danza, di espressività intensa, capace di dire e di essere su un palcoscenico come sui social, per arrivare a tutti e sempre più oltre, senza limiti di lingua, appartenenze, etnie, attraverso il solo veicolo dell'emozione che l'arte più pura e autentica sa dare.
Il Giullare è il festival della Vita vera, nella quale non ci dovrebbero essere ghetti e spazi riservati a chi può e altri a chi non può: il palcoscenico che prova quanto l'arte sia capace di produrre una bellezza unica, pura, nel quale ognuno riveste un ruolo ed è indispensabile a un'armonia che risuona di una completezza capace di riempire l'anima di chiunque vi assista, che trova spazi in sè che erano ancora da riempire.
Il Giullare è il festival delle Paure, quelle che paralizzano, che vengono affrontate e infine vinte, che dimostra che le insegne che delimitano i luoghi dei cosiddetti pazzi, dei folli, dei malati, sono etichette fissate col fuoco dall'esterno, da una società che si è sempre sentita nel potere di giudicare, sana, abile e superiore.
Il Giullare è il Festival della Meraviglia, in cui la musica insegnata da un nonno al suo nipotino diventa una luce fatta di colori che oltrepassano i prismi di qualunque arcobaleno.
Il Giullare è il festival delle battaglie che si combattono e si vincono con il coraggio, la tenacia l'Amore: e stasera arriva colei che due mesi fa diventata un po' la mascotte della Locanda del Giullare -altro miracolo nato dal Festival che in pochi mesi ha riempito di gioia, luci, arte una piazza tranese spenta da ormai troppo tempo- incantata da quel piccolo e colorato palco su cui i versatili artisti- chef- camerieri si alternavano nelle loro divertenti esibizioni , ansiosa di poter cantare anche lei a quel microfono: la piccola Alba, che non era di nessuna famiglia perchè solo una l'aspettava: quella del suo solo e unico papà, Luca Trapanese, principe azzurro per una principessa in una storia vera che è più bella di qualunque favola. Il Giullare è il festival dell'Impegno: perché creare solidarietà senza farla diventare pietismo ma, anzi, trasformandola in un mondo nuovo, fatto di arte nuova, bellezza nuova, gioia nuova, non è cosa affatto facile : ma qui a Trani , da quel centro Jobel che è uno dei cuori più preziosi della città, c'è da tanti anni ormai, solido e bello come una nuova cattedrale, un manipolo di persone che con follia e Amore inventa strade sempre nuove per la Felicità.
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