Sequestro GdF
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Cronaca

Violazioni su stoccaggio e trattamento rifiuti: sigilli ad una società di Corato

Operazione della Guardia di Finanza: sequestrata un'azienda del valore di oltre 800mila euro

Nella giornata di ieri, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e del Gruppo Carabinieri Forestali di Bari hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo urgente disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, avente ad oggetto il complesso aziendale di proprietà di una società operante nel settore della gestione dei rifiuti solidi urbani. I sigilli sono scattati su due distinte unità operative situate in Corato e hanno avuto ad oggetto gli immobili ove viene svolta l'attività, i beni aziendali nonché i beni immateriali destinati alla gestione dell'impianto.

Il provvedimento cautelare scaturisce da pregressa attività d'indagine svolta dal Nucleo Carabinieri Forestale di Corato, all'esito della quale sono emerse ipotesi penalmente rilevanti a carico del rappresentante legale della società. In particolare, nel corso di un accesso eseguito nel mese di febbraio u.s. presso una sede operativa dell'azienda venivano rilevate talune criticità in relazione alle modalità di stoccaggio dei rifiuti. L'attività successivamente svolta ha, altresì, consentito di rilevare molteplici illiceità nel processo di lavorazione e classificazione dei rifiuti, prevalentemente costituiti da carta e cartone. Oltre a ciò, un ulteriore controllo esperito dal Corpo dei VVF ha consentito di rilevare molteplici violazioni alla normativa vigente in materia di prevenzione incendi.

Il provvedimento cautelare, la cui esecuzione è stata affidata dall'A.G. all'azione congiunta della Compagnia della Guardia di Finanza di Molfetta e del Nucleo Carabinieri Forestale di Corato, coinvolge sia l'amministratore, in qualità di indagato per smaltimento illecito di rifiuti, sia la società da lui rappresentata, alla quale vengono contestate violazioni in materia di responsabilità amministrativa degli enti nonché di sicurezza sul lavoro, stante la totale assenza di misure idonee a prevenire illeciti ambientali nonché il rischio d'incendi (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della relativa verifica processuale nel contraddittorio con la parte).

La presente operazione costituisce un'ulteriore testimonianza del costante presidio alla legalità assicurato dalla Procura della Repubblica di Trani avvalendosi della Guardia di Finanza quale polizia economico-finanziaria e del Comparto Forestale dell'Arma dei Carabinieri quale polizia ambientale, per la repressione dei reati tributari, societari e fallimentari nonché degli illeciti in materia ambientale, in questo caso con una maggiore attenzione all'accertamento delle forme di gestione illecita del ciclo dei rifiuti.

Si precisa che il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, le persone indagate non sono state ancora rinviate a giudizio e non possono essere considerate colpevoli fino alla pronuncia di una sentenza definitiva di condanna.

La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Trani in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 188/2021, ritenendo sussistente l'interesse pubblico all'informazione con riguardo al contrasto agli illeciti di natura economico-finanziaria e ambientale.
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