La Puglia in pratica
Gruppo PD Regione, oggi 30 anni dalla strage di Capaci
Ricordiamo Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani
lunedì 23 maggio 2022
11.49 Sponsorizzato
"Il 23 maggio 1992 in un vile attentato mafioso, persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Sono passati trent'anni da allora, da quando la strage mafiosa più nota e ricordata della storia italiana, messa a punto con 500 chilogrammi di tritolo, nitrato d'ammonio e T4 che distrussero un tratto di autostrada, ha cambiato per sempre le nostre vite, quelle di tutti i cittadini onesti e che credono nello Stato." - così il Gruppo del Partito Democratico in consiglio Regionale della Puglia - "Oggi il Gruppo del Partito Democratico della Regione Puglia vuole ricordare quella terribile giornata, quelle morti assurde, ingiuste. Plaudiamo all'iniziativa del Presidente Michele Emiliano, sempre presente e sensibile a un argomento tanto delicato, che ha presentato un progetto con la Fondazione "Stefano Fumarulo" che promuove la memoria e la cultura della legalità.
Si sente spesso dire che l'Italia non sa ricordare i suoi eroi, quelli che hanno cercato di insegnarci a stare dalla parte giusta, ma nel caso di Giovanni Falcone siamo di fronte a una grande eccezione: tutti lo ricordano e lo rimpiangono ancora oggi. Purtroppo della mafia ci accorgiamo solo quando fa rumore: le stragi, le bombe, i morti... E invece "mafia" è chiunque si creda al di sopra della legge, chi pensa di rimanere impunito, chi non ha rispetto dello Stato. Noi consiglieri del Partito Democratico vogliamo ricordare quel giorno, quei morti, affinché il loro sacrificio non sia reso vano. E, citando le parole del Presidente Sergio Mattarella rispetto a Giovanni Falcone, ricordare ciò che lui era e rappresentava: "La fermezza del suo operato nasceva dalla radicata convinzione che non vi fossero alternative al rispetto della legge, a qualunque costo, anche a quello della vita. Con la consapevolezza che in gioco fosse la dignità delle funzioni rivestite e la propria dignità. Coltivava il coraggio contro la viltà, frutto della paura e della fragilità di fronte all'arroganza della mafia. Falcone non si abbandonò mai alla rassegnazione o all'indifferenza»."
Si sente spesso dire che l'Italia non sa ricordare i suoi eroi, quelli che hanno cercato di insegnarci a stare dalla parte giusta, ma nel caso di Giovanni Falcone siamo di fronte a una grande eccezione: tutti lo ricordano e lo rimpiangono ancora oggi. Purtroppo della mafia ci accorgiamo solo quando fa rumore: le stragi, le bombe, i morti... E invece "mafia" è chiunque si creda al di sopra della legge, chi pensa di rimanere impunito, chi non ha rispetto dello Stato. Noi consiglieri del Partito Democratico vogliamo ricordare quel giorno, quei morti, affinché il loro sacrificio non sia reso vano. E, citando le parole del Presidente Sergio Mattarella rispetto a Giovanni Falcone, ricordare ciò che lui era e rappresentava: "La fermezza del suo operato nasceva dalla radicata convinzione che non vi fossero alternative al rispetto della legge, a qualunque costo, anche a quello della vita. Con la consapevolezza che in gioco fosse la dignità delle funzioni rivestite e la propria dignità. Coltivava il coraggio contro la viltà, frutto della paura e della fragilità di fronte all'arroganza della mafia. Falcone non si abbandonò mai alla rassegnazione o all'indifferenza»."