La Puglia in pratica
Tumori donne, in Puglia anticipo screening e potenziamento delle misure di prevenzione
Sarà possibile effettuarlo già dai 40 anni: approvata la proposta di legge
mercoledì 19 gennaio 2022
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"Dichiarare guerra totale al tumore della mammella e dell'ovaio è una missione imprescindibile, che non ammette tentennamenti né giustificazioni tecniche e logistiche. Il 18 gennaio 2022 abbiamo infatti approvato all'unanimità la legge (io sono uno dei firmatari) che prevede lo screening per tumori alla mammella ampliato alle quarantenni e i test genetici BRCA gratuiti per le persone sane e a rischio ereditario - dichiara il consigliere regionale Filippo Caracciolo, capogruppo Pd - Sia nel caso di tumori sporadici che eredo-familiari, la diagnosi precoce e i programmi di sorveglianza clinico-strumentale aiutano a ridurre il rischio di morte. Attualmente lo screening è assicurato ogni due anni alle donne nella fascia d'età 50-74. Con l'entrata in vigore di questa legge viene allargato il target di popolazione alle donne nella fascia d'età 45-49, prevedendo lo screening annuale, e rimette ai medici di medicina generale per la fascia d'età 40-44 la prima valutazione del rischio in persone con storia familiare positiva".
Una rivoluzione nell'attività di prevenzione. È stato introdotto, inoltre, l'obbligo di invitare allo screening tutte le donne aventi diritto, pena la decadenza del direttore generale della Asl interessata, l'obbligo di fissare le date dello screening a carico del Centro senologico, senza le file imbarazzanti dinanzi allo sportello del Cup, e la sanzione nel caso di mancata e ingiustificata presentazione allo screening. Con la nuova legge, è compiuta anche una rivoluzione in materia genetica, introducendo la gratuità dei test BRCA1 e BRCA2 anche per i familiari sani di persone affette da tumore e con mutazione genetica, assegnandogli a un programma di sorveglianza gratuita clinico-strumentale, sempre sotto la gestione dei Centri senologici.
"Il tumore alla mammella – afferma Caracciolo - è il primo nel sesso femminile si stima che una donna su otto/nove si ammalerà nell'arco della sua vita, con il 5-10 per cento d'origine ereditaria. Nel sesso maschile, invece, ha un'incidenza di 1 su mille, ed è considerato motivo di sospetto genetico. Il tumore all'ovaio, invece, è al decimo posto tra i tumori femminili: si stimano nel 30 per cento dei tumori e con il 10 per cento d'origine ereditaria. Sia nel caso di tumori sporadici che eredo-familiari, la diagnosi precoce e i programmi di sorveglianza clinico-strumentale aiutano a risparmiare vite umane, in considerazione, innanzitutto, di adeguate terapie in grado di aumentare sempre più le aspettative di vita".
Entra in vigore dunque il programma di Consulenza Genetica Oncologica (CGO) assicurato a tutte le persone affette da tumore della mammella e dell'ovaio o a rischio per una predisposizione di tipo familiare, allo scopo di programmare eventuali misure di sorveglianza clinica e strumentale, nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali.
Una rivoluzione nell'attività di prevenzione. È stato introdotto, inoltre, l'obbligo di invitare allo screening tutte le donne aventi diritto, pena la decadenza del direttore generale della Asl interessata, l'obbligo di fissare le date dello screening a carico del Centro senologico, senza le file imbarazzanti dinanzi allo sportello del Cup, e la sanzione nel caso di mancata e ingiustificata presentazione allo screening. Con la nuova legge, è compiuta anche una rivoluzione in materia genetica, introducendo la gratuità dei test BRCA1 e BRCA2 anche per i familiari sani di persone affette da tumore e con mutazione genetica, assegnandogli a un programma di sorveglianza gratuita clinico-strumentale, sempre sotto la gestione dei Centri senologici.
"Il tumore alla mammella – afferma Caracciolo - è il primo nel sesso femminile si stima che una donna su otto/nove si ammalerà nell'arco della sua vita, con il 5-10 per cento d'origine ereditaria. Nel sesso maschile, invece, ha un'incidenza di 1 su mille, ed è considerato motivo di sospetto genetico. Il tumore all'ovaio, invece, è al decimo posto tra i tumori femminili: si stimano nel 30 per cento dei tumori e con il 10 per cento d'origine ereditaria. Sia nel caso di tumori sporadici che eredo-familiari, la diagnosi precoce e i programmi di sorveglianza clinico-strumentale aiutano a risparmiare vite umane, in considerazione, innanzitutto, di adeguate terapie in grado di aumentare sempre più le aspettative di vita".
Entra in vigore dunque il programma di Consulenza Genetica Oncologica (CGO) assicurato a tutte le persone affette da tumore della mammella e dell'ovaio o a rischio per una predisposizione di tipo familiare, allo scopo di programmare eventuali misure di sorveglianza clinica e strumentale, nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali.